a noi che votammo Laura Puppato

Finite le primarie, e soprattutto finito il secondo turno, viviamo qualche momento di crisi e polemica interna a coloro che al primo giro hanno sostenuto e votato Laura Puppato.
C’è tanta delusione in giro: non tanto per il risultato del primo turno in sé, quanto per la decisione di Laura di appoggiare al ballottaggio Pierluigi Bersani.

La scelta è stata maturata dopo un confronto con i comitati ed una serie di “caveat” ai candidati sul programma di Laura. “Caveat” che, per la verità, hanno ricevuto poche risposte.
Per conto mio, ma mi pare che la cosa fosse abbastanza condivisa, si è apprezzato il metodo: confronto non solo sui contenuti (al momento di elaborare il programma), ma anche sulle scelte strategiche. Anche se, per come la vedo io, ovviamente ed inevitabilmente, la scelta ultima spetta al candidato. Pur nella libertà di ciascuno di seguirla o meno.
Scelta che può lasciare delusi molti. E così è stato (Laura stessa se n’è resa conto).
Per conto mio, la scelta mi sorprende poco: Laura Puppato aveva sostenuto Bersani anche all’ultimo congresso del PD.
Ma capisco bene che la cosa possa deludere: come, accortamente, ha scritto un amico “è difficile che un’altra idea di mondo [slogan di Laura Puppato alle primarie] possa stare dentro la vecchia scatola“. E’ vero: è difficile.
Per conto mio, era più difficile che questa idea di mondo potesse stare dentro la “scatola” di Renzi. Ma questo commento implica un giudizio sul programma e sul candidato Renzi che non pertiene al nostro post.

Ma faccio un altro ordine di considerazioni: la dichiarazione di Laura sul suo sostegno a Bersani -per quanto ne so- è circolata davvero poco ed era un “invito” (“Personalmente voterò Bersani e alle persone che mi hanno accordato fiducia al primo turno propongo questa opportunità di voto“), non certo un “ordine” da capo corrente. Anche alla luce di questi fatti, il dato più rilevante è come -sempre per quanto ne so io- Renzi ha ottenuto esattamente gli stessi voti che aveva al primo turno (da me, è passato da 60 a 62).
Insomma, dato che una dichiarazione non ha mai il potere di spostare migliaia di voti in modo così compatto, mi sembra più logico pensare che gli elettori che avevano sostenuto Laura al primo turno avessero già una loro idea sul ballottaggio.

Tanti fra noi avrebbero preferito una scelta diversa: astensione, nessuna dichiarazione, voto nullo…
Io, con molta concretezza, credo nelle soluzioni che permettano di realizzare almeno una parte di quel programma: nessuna di quelle menzionata lo avrebbe consentito.

Ora, credo e parlo solo per me, l’unica cosa da fare sia lavorare sì perchè il PD ed i riformisti vincano le prossime elezioni nel 2013, ma anche perchè le idee di “un’altra idea di mondo“, di green & blue economy, di rispetto del territorio, di parità di diritti, etc. etc. prendano sempre più piede nel Partito Democratico e fra gli elettori.Questa deve essere la nostra vittoria, non semplici testimonianze di una nicchia dura e pura ma destinata a rimanere tale.

Non credo il mondo si possa cambiare in pochi o con un “messia”: per cambiare le cose, bisogna agire in tanti. E perchè tanti agiscano, bisogna che le idee si diffondano.

Questa voce è stata pubblicata da redpoz.

14 thoughts on “a noi che votammo Laura Puppato

  1. Credo che a Bersani siano andati sopratutto i voti di chi al primo turno aveva votato Vendola. Gli aspetta ora il difficile compito prima di tutto di tenere il partito unito e coeso, nel rispetto delle diverse istanze, e poi di costruire delle alleanze che siano credibili e forti. Non sarà affatto semplice.

  2. Berani si ricorderà di chi l’ha sostenuto, fidati…
    un posto in parlamento e con qualche carica spetterà pure alla Puppato, come d sempre si usa fare in questa politica corrotta…

  3. da quel che dici mi chiedo in che mondo vivano certi sostenitori della Puppato.

    preferivano forse favorire Renzi?

    e si può fare politica senza avere un briciolino di principio di realtà?

  4. @ RW: senza dubbio. Ma la matematica mi dice che ha ricevuto anche quelli della Puppato (e di Tabacci).
    Per il resto: concordo con te, Bersani deve tenere unito il partito, conglobare Renzi nel programma e vincere!

    @ luigi: io aspetterei a lanciare accuse di politica corrotta e spartizione di posti. Tanto più che, nel caso specifico di Laura Puppato, avrebbe ben potuto accodarsi al carro del vincitore sin da subito invece che “indispettire” (lui credo poco, il partito piuttosto) con la sua candidatua.

    @ bortocal: nel mondo dei duri e puri. Come molti a sinistra, d’altronde.
    E qualcuno sì, avrebbe piuttosto votato Renzi. Legittimamente.
    Principio di realtà? secondo me non sappiamo neanche cosa significhi.

  5. Sto diffondendo un’ appello di Se non ora quando di Venezia contro la famigerata legge 27 sull’ aborto che svuota la 194. Le donne venete si stanno mobilitando contro la 27. PUPPATO e’ stata firmataria della 27. Questo e’ il personaggio PUPPATO. La sua partecipazione alle precedenti primarie e’ stato un tonfo politico, ma forse sarà premiata da Bersani per essere servita a togliere voti a Renzi e a Bersani. Spero che ripeta il tonfo ed il PD si decida a mandare in pensione NONNA PUPPATO. Nel PD veneto ci sono donne giovani, oneste e capaci che meritano di andare in parlamento. Penso a Carola Arena di Treviso o a Alessandra Morucci di Vicenza.

    • egregio sig. Cecchini, la ringrazio dell’informazione (anzi, le sarei grato se volesse cortesemente farmi pervenire il link dell’appello).
      Premesso che ognuno ha pieno e liberissimo diritto alle proprie opinioni e che, di conseguenza, lei fa benissimo a diffondere questo appello e sostenere altre candidature femminili -come quelle citate che sono di altissimo spessore-; premesso altresì che io non sono né il difensore d’ufficio della Puppato e che sono un ignorante in materia…. mi sembra che il ragionamento sia un pò fallace.
      Ma immagino che essendo lei più ferrato in materia potrà correggermi.
      Mi risulta, infatti, innanzitutto che la legge 27/2012 non sia firmata dalla consigliera Puppato:
      http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?p=5&n=5&c=1&e=12&t=0&key=983

      In secondo luogo, il testo della legge è talmente vago ed ampio che certo non limita i diritti delle donne in tema di interruzione della gravidanza, per quanto molto dipenda dalla sua applicazione:
      http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/2012/12lr0027.html?numLegge=27&annoLegge=2012&tipoLegge=Alr

      Infine, Laura Puppato ha già risposto all’epoca delle precedenti primarie sul problema che lei solleva, con una dichiarazione “io difendo la 194”. credo le sarà facile reperirla.

      Confido lei saprà chiarire i punti da me sollevati.
      Nel frattempo, la ringrazio per l’attenzione dedicata a questo blog e spero di leggere presto una sua risposta.

      • Egr. RED POZ,
        Ho scoperto il blog casualmente e continuerò a leggerlo. La questione e’ a mio avviso molto semplice. La 27 permette liberamente l’ intervento di movimenti come quello per la vita nelle strutture sanitarie che praticano l’ aborto. La 194 richiede perché terzi intervengano l’ autorizzazione dell’ autorità sanitaria. Le donne venete si stanno mobilitando contro questa legge, la 27, votata a favore da Puppato. La sua smentita a suo tempo e’ stata definita dal giornalista Minutolo Capece un caso di politichese disonesto. Perbme e’ grave scorrettezza politica E non e’ la sola. Sto preparando una nota di informazione generale su Puppato che invierò al più presto a Bersani. Invierò copia anche a lei se mi da’ il suo indirizzo email a meno che non stringiamo amicizia su Facebook. Il mio e’ :
        francesco_cecchini2000@yahoo.com.
        L’ appello lo trova sul blog di SE NON ORA QUANDO di Venezia. Da parte mia lo sto facendo circolare condividendolo su pagine FB.
        Ho sbagliato il cognome di Alessandra che e’ Moretti, vicesindaco di Vicenza. Carola Arena e’ la dinamica segretaria del PD di Mogliano.
        Buona serata

        • grazie.
          nuovamente, devo specificare di non sapere da chi è stata votata la legge, quindi prendo per buona la sua informazione.
          come detto sopra, la normativa prevista -a mio modesto avviso- si applicherebbe anche ad associazioni non “pro vita”, in caso contrario sarebbe una palese discriminazione e la legge sarebbe passibile di giudizio di incostituzionalità. anche alla luce di questo giudizio -e senza conoscere l’articolo che mi cita- non trovo “disonesta” quella dichiarazione.

          immagino comunque che, essendo arrivato fin qui, conoscerà anche altre posizioni di Laura Puppato: ammettendo che abbia errato nel caso specifico, credo che altri temi che porta avanti siano fondamentali.
          leggerò comunque con interesse la sua nota.
          infine, grazie per la precisazione sulle due donne citate, che fortunatamente già conoscevo.

          • E’ vero la legge apre a tutti compreso il movimento per la vita o simili. La differenza e’ che mentre la 194 richiede l’ autorizzazione dell’ autorità sanitaria ora c’ e’ liberta’ d’ azione con tutte le conseguenze. Le consiglio di visitare il blog di Se Non Ora Quando di Venezia e leggere l’ appello che mette in luce limiti e contraddizioni della legge.
            Spero che Puppato non sia l’ unico tema di confronto. Ho visto che il suo blog e’ ricco di temi. Ho lavorato e vissuto in molti paesi e citta’ del mondo. Ho in programma per la prossima, primavera ,avanzata, un viaggio in Eritrea per scrivere. Tra l’ altro collaboro con un’ agenzia di notizie eritrea TESFA/News.
            Buona serata.

  6. VOTO DI PUPPATO IN DIREZIONE DEL PARTITO DMOCRATICO DEL 13 FEBBRAIO DEL 2014.

    Nonna Puppato arriva in ritardo alla direzione del PD perché diventata nonna, come informa nella cronaca di Montebelluna il cronista della Tribuna di Treviso, Enzo Favero, ma in tempo per unirsi al coro renziano che ha liquidato il governo Letta. Mentre Civati ed i suoi sostenitori hanno votato no, compreso l’ altro veneto Casson, Puppato, civatiana fino a ieri, ha votato si alla proposta di Renzi, probabilmente alla ricerca di un incarico politico. Va sottolineato che Puppato alle ultime primarie del PD, non ha ottenuto i voti necessari per essere eletta all’Assemblea Nazionale, ma è stata messa in direzione come parte della quota spettante a Civati. Nonna Puppato non si smentisce, dice delle cose e poi ne fa altre.

    • Ho già espresso, sia nel PD sia al di fuori e financo all’ufficio della senatrice le mie perplessità e severe critiche su tutta l’operazione e sul suo voto.
      Ciò detto, trovo francamente inutili e gratuite le accuse sul ritardo per esser diventata nonna.

  7. La critica non e’ sul ritardo, ma sul voto. Il suo commento merita che venga ricordata la storiella cinese del dito e la luna. Quando allo stupido ( o sciocco) indichi la luna lo sciocco dira’ : ma il dito e’ sporco.

    • Caro Francesco, posso ben accettare che mi sia dia dello “stupido”, meno che me lo si dia tanto gratuitamente.
      Se il ritardo non è rilevante, si può benissimo ometterlo, invece di spendere tante parole a commentare un fatto di poco o nessun interesse. Non trova?

      Inoltre, direi che la critica che rivolge a me potrebbe esserle benissimo girata contro: non le pare di “guardare il dito” quando la mia risposta esordisce con la ben più importante affermazione di aver espresso le mie critiche per quel voto anche alla sen. Puppato?

      Suvvia, se dobbiamo confrontarci spererei si potesse fare con argomenti intelligenti!

  8. SENATRICE PUPPATO E L’ ART. 21 DELLA COSTITUZIONE.
    Art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
    Quando nel marzo del 2013, Laura Puppato lo accusò di essere un piccolo ducetto , Flavio Zanonato, ora deputato al parlamento europeo affermò:
    “ Mi sembra giusto che la gente sappia che la Puppato non accetta le critiche e che non è affatto quella che sembra in televisione.”
    Sono stato denunciato da Puppato per averla diffamata con calunnie, il processo inizierà il 17 ottobre prossimo.
    La mia non è diffamazione personale, ma critica a comportamenti politici della senatrice Puppato, diffusa con i mezzi a disposizione di un cittadino. giornali online, social network, emails etc.,etc.. Ho aumentato la diffusione dopo che Puppato mi ha inviato a casa due volte il comandante dei carabinieri di Montebelluna, Arcidiacono per farmi cambiare idea e dopo la denuncia.
    Le mie critiche alla senatrice Puppato riguardano principalmente i seguenti punti:
    • La strumentalizzazione partitica dell’evento del Cansiglio il 9 settembre 2012. Puppato si presentò come oratrice unica e capogruppo del PD in Consiglio regionale Veneto. Fatto grave che ruppe l’unità delle forze antifasciste. Allego la mia lettera aperta dell’ anno scorso a Carlo Smuraglia e la sua risposta.
    • La sua performance come sindaco di Montebelluna. Tra l’altro fu denunciata al TAR dal WWF locale.
    • Quando nel luglio del 2011 il Consiglio Regionale Veneto si è pronunciato a favore della riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle, Puppato capogruppo del PD non si è opposta come hanno fatto altri, per esempio Bertolissi eletto nella stessa lista, ma si è astenuta, facendo passare questo come una critica / atto di accusa alla politica veneta.
    • La legge 27/12 che permette al Movimento per la vita di entrare negli ospedali ottenne il voto favorevole da Puppato allora capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Veneto ( La commissione Sanità del Consiglio regionale poco tempo fa ha respinto il testo che autorizzava l’ ingresso negli ospedali ad associazioni che si occupano di etica e salute. Il Movimento per la vita, innanzitutto. Così torna in giunta il regolamento della legge 27 approvata 2 anni fa. Una grande vittoria delle donne, una sconfitta per Puppato ).
    • L’ aver votato in Senato l’abolizione dell’art. 138 della Costituzione, dopo aver partecipato alcuni giorni prima, il 12 ottobre 2013 a Roma ad una manifestazione a sostegno carta costituzionale.
    • Il cambiare troppo spesso posizione. Puppattiana durante le primarie del PD del 2012 per ottenere la segreteria del partito e la presidenza del consiglio. Poi, via via, bersaniana, amica dei grillini,civatiana ed ora renziana.
    • L’ aver abbandonato per ben due volte il territorio dove era stata eletta, prima di terminare il suo mandato. Prima Montebelluna dove era sindaco,per diventare consigliere regionale veneta, poi il Veneto per diventare senatrice.

    Francesco Cecchini 21

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